Dave Lee durante un concerto dei Red Hot Chili Peppers in Ighilterra, marzo 2003. |
John Frusciante effects ha avuto il privilegio di intervistare Dave Lee, il tecnico della strumentazione di John Frusciante. Dave iniziò a lavorare con i Red Hot Chili Peppers durante il periodo di One Hot Minute – era il tecnico di Dave Navarro – e col ritorno di John Frusciante, è rimasto al fianco della band fino alla rottura del 2007. Inoltre, è stato al fianco di Frusciante anche oltre la band, partecipando alle registrazioni delle sue performance e dei suoi album solisti. Se c’è qualcuno di fondamentale importanza e con la giusta esperienza per parlare del nostro chitarrista – senza contare Frusciante stesso – è proprio “Dave Lee, il ragazzo di John” (Dave Lee, guy of John). Oggigiorno, Dave lavora al fianco di Adam Levine dei Maroon 5, ma nutre ancora un grandissimo rispetto e ricordi bellissimi del suo vecchio “compagno”. Questa intervista riflette proprio il talento e la generosità di quest’uomo – professionale fino all’ultimo, nonostante il team si sia oramai sciolto.
Dave, prima di tutto, ti siamo davvero riconoscenti di questa opportunità e vogliamo congratularci con te per tutto il tuo lavoro. Dopo più di 10 anni al seguito di John Frusciante, potresti descriverci com’era lavorare e vivere con lui? Si comportava più come un “boss” o più come un amico?
“Okay. Prima di tutto, grazie. John è una persona molto buona con un cuore davvero grande. Detto ciò, a volte lui poteva diventare un po’ “difficile”. Spesso prova frustrazione molto facilmente facendosi travolgere. E’ molto emotivo. E il suo stato d’animo può modificarsi con il più piccolo avvenimento (ndr., lunatico). Dunque direi che, nonostante io gli voglia molto bene come persona, credo che sia meglio cercare di intrattenere con lui un rapporto più di tipo “lavorativo” che di amicizia.”
Crew dei Chili Peppers nel 2006. |
“I Red Hot hanno una buona oganizzazione riguardo il lavoro. La “crew” (lett. ciurma) è ben coccolata e laddove sia possibile offrono un buon livello di comfort (buoni hotel e spostamenti di viaggio). Al di là di questo, in realtà è più o meno simile al lavoro di qualsiasi altra touring band. Carica. Vai al concerto. Scarica. Vai al bus. La crew dei Peppers è composta dalle più belle persone con cui io abbia mai lavorato. Creano un’atmosfera piacevole e divertente.”
C’è
almeno una canzone o album di John che preferisci?
“Onestamente, la musica solista di John è stata
registrata a distanza di così poco tempo e così velocemente che mi appare tutta
sfocata. Mi sembra che la roba di Ataxia mi piacesse particolarmente. Joe Lally
è la persona più piacevole del mondo.”
Dave nel mezzo di un soundcheck con la Stratocaster del '62, 2006. |
Nella
rivista Guitar Magazine, Giugno 2003, dicesti che provasti a convincere John a
suonare le repliche Fender dei modelli vintage, ma che a John piaceva proprio
la “vita” che le chitarre vintage avevano. A parte le meccaniche (rimpiazzate
con delle Kluson) e gli straplock (della Schaller) c’è qualche altra modifica
che hai effettuato alle sue chitarre? John disse in un’intervista che aveva
cambiato i pickup della Stratocaster ’62 con dei Seymour Duncan SSL-1 (proprio
come la Strat del ’55). C’è ancora qualche altra cosa oltre a questo? E quando
è successo di preciso?
“Ricordo di averlo letto e di essermi reso conto che John aveva sbagliato in quella intervista (non gliel’ho mai detto). In realtà stavamo sperimentando un diverso numero di pickup all’epoca. Dev’essersi confuso. I pickup che alla fine installammo (e John non l’ha mai saputo) erano semplici pickup Fender Stratocaster standard, nuovi di zecca. Gli stessi che la Fender stava installando nelle sue nuove Stratocaster Americane al tempo (scommetto che non ve l’aspettavate).”
“Ricordo di averlo letto e di essermi reso conto che John aveva sbagliato in quella intervista (non gliel’ho mai detto). In realtà stavamo sperimentando un diverso numero di pickup all’epoca. Dev’essersi confuso. I pickup che alla fine installammo (e John non l’ha mai saputo) erano semplici pickup Fender Stratocaster standard, nuovi di zecca. Gli stessi che la Fender stava installando nelle sue nuove Stratocaster Americane al tempo (scommetto che non ve l’aspettavate).”
Una
volta dicesti che avevi scattato delle foto della Stratocaster del 62 per un
certo Jake, che voleva ordinare una copia al Fender Custom Shop. Hai ancora
quelle foto? Le renderesti pubbliche?
“Scusate. Non ho idea di che fine abbiano
fatto quelle foto. E il Fender Custom Shop alla fine non ha mai prodotto le
replica della Strato di John.”
Fender Stratocaster '59 |
Nel 2004 John ha comprato due Stratocaster del ’61, una Fiesta Red e una Olympic White, entrambe usate durante il tour di Stadium Arcadium. All’inizio del tour (AOL – Marzo 2006 La Cigale – Aprile 2006) è stato visto alle prese con una Stratocaster Sunburst apparentemente del 1959. Alcune voci dicono che chiedesti a Ned Evett di rimpiazzare il suo manico originale con una manico senza tasti ricoperto di vetro, ma nelle foto scattate da Vintage Guitar nel 2009 non viene ritratta quella chitarra. Sono voci fondate? Se è davvero così, che ne pensi della modifica apportata? Frusciante decise di tenerla?
In un
sacco di discussioni sui Forum, l’ordine in cui John teneva i suoi pedali
risulta essere fondamentale. Con un po’ di ricerche e discussioni, abbiamo
cercato di elaborarlo, sapendo che tutti gli effetti venivano utilizzati in
serie [ad esempio, le sostituzioni del Big Muff – English Muff’n prima, poi
Metal Muff, poi il Fuzz Wha Foxx; il POG Electro Harmonix (usato solo
all’inizio del tour); il Digitech Whammy (usato da Aprile a Giugno 2007)].
Prima di tutto, li usava veramente in serie (tutti insieme)? E poi, l’ordine
che abbiamo elaborato su questa pagina ti sembra giusto? Hai delle correzioni?
“La pagina sembra abbastanza accurata per quanto possa ricordare. Sì, a volte li accendeva insieme combinandoli.”
“La pagina sembra abbastanza accurata per quanto possa ricordare. Sì, a volte li accendeva insieme combinandoli.”
Un altro punto focale è: il segnale passava all’interno del pedale di tipo stereo Boss CE-1 (come hai dichiarato a Guitar Magazine nel 2003), e veniva diviso probabilmente tra il Marshall Silver Jubilee e la Major. Nonostante ciò, c’era un secondo Silver Jubilee. Quando veniva usato? Era l’amplificatore dedicato alla White Falcon e alla Les Paul nera? C’erano dei pedali dedicati a questa catena?
“Il Boss CE-1 divideva il segnale tra Major e Jubilee. Il secondo Silver Jubilee era un amplificatore a parte. Di solito senza alcun effetto. E regolato per un suono “overdriven” (sporco). Quasi suonato esclusivamente con la Les Paul nera. Lo chiamavamo lo “Slash rig”. Ricordo che durante uno show a Los Angeles, John suonò con quel rig, e Slash si trovava letteralmente di fronte a lui a guardare dall’audience. Ricordo che pensai ‘vorrei sapere se si sia reso conto che Slash ha ispirato questa strumentazione’. Davvero ironico.”
Oltre
strumentazione mastodontica, c’era per caso qualche effetto di tipo “rack”
usato dietro le quinte?
“No. Soltanto un dispositivo wireless per il segnale.”
“No. Soltanto un dispositivo wireless per il segnale.”
John Frusciante e Dave Lee nel 2004. |
A
partire dal tour di By the Way, John Frusciante ha iniziato ad utilizzare il
sistema wireless della Shure per le sue chitarre. Come si può vedere dai video
dei concerti, ogni chitarra aveva un trasmettitore. Come lavorava lo scambio
del segnale? Ogni singola chitarra con un trasmettitore e un ricevitore? Oppure
controllavi tu la ricezione del segnale mutandolo durante i cambi di chitarra e
selezionando la frequenza particolare di ogni chitarra?
“Preferisco tenerle tutte settate su un unico
canale. Ed attivare/disattivare il trasmettitore durante il cambio chitarra.
Faccio ancora così.”
Che
cosa veniva utilizzato quando John usava le sue chitarre acustiche dal vivo?
Verso quale amplificatore veniva indirizzato il segnale?
“Nessuno. Avevamo un sistema stereo di pickup acustici installato nelle sue chitarre da Bill Asher che andava alle D.I. box. Si chiamava “Amulet pickup system”. Suonava alla grande.”
“Nessuno. Avevamo un sistema stereo di pickup acustici installato nelle sue chitarre da Bill Asher che andava alle D.I. box. Si chiamava “Amulet pickup system”. Suonava alla grande.”
In
alcune interviste John dichiara come registrare l’album Shadows Collide With
People sia stato “frustrante” per colpa della sua ricerca della perfezione.
Sei d’accordo con lui? Le sessioni di registrazione erano stancanti o cosa?
“Onestamente, registrammo così tanti album in così
poco tempo che non riesco a differenziare una sessione dall’altra.”Dave mentre prepara la strumentazione per un concerto. |
Preferisci
lavorare in studio oppure ai concerti dal vivo? Che differenze ci sono?
“Non riesco a lavorare impalato in studio. Mi fa impazzire. Troppo stare seduti, sentendomi di troppo. Preferisco di gran lunga gli show dal vivo.”
“Non riesco a lavorare impalato in studio. Mi fa impazzire. Troppo stare seduti, sentendomi di troppo. Preferisco di gran lunga gli show dal vivo.”
Nell’album
estratto dal Live in Hyde Park, la chitarra è leggermente più satura (sporca)
rispetto al suono che Frusciante abitualmente utilizzava. Fu lui a volere quel
tipo di suono, e, se sì, come lo ottenne? Oppure è dovuto al processo di
registrazione?
“Non ho mai notato che suonasse più saturo.
Comunque gli show di Hyde Park furono veramente divertenti. Riuscii ad
incontrare un sacco dei miei eroi della musica in quei pochi giorni.”
Al Rock
in Rio 2001, il suono di John sembrava ancora una volta più distorto. Ricordi
come riuscì ad ottenere quel suono? Fu intenzionale?
“Okay. C’è una storia dietro a tutto ciò. Al
sound check prima dello show, qualcuno nel backstage impostò accidentalmente
gli switch degli amplificatori su “ON” e si bruciarono tutti, insieme alla
monitor console. I promotori dovettero elemosinare, portare e rubare
amplificatori in prestito per noi. Fu un disastro.”
John Frusciante mentre usa il suo WH-10 nel 2007. |
Un
sacco di chitarristi sono alla ricerca (senza fine) del suono di John. Nel 2010
la Ibanez ha prodotto una reissue del WH-10, il “suono wha dei Chili Peppers”.
Ad ogni modo, la versione V2 ha presentato un sacco di problemi per alcuni che
lo utilizzano. Frusciante utilizzava la
prima edizione del pedale [la grigia V1 prodotta tra 1987 e 1993 e la versione
nera (che io chiamo V1/2) prodotta tra 1993 e 1996]. Ha mai avuto problemi col
suddetto pedale eccetto la scocca in plastica? C’è una grande differenza tra le
due versioni?
“Questi WH-10 erano il mio problema più grande. Il
problema principale era che la scocca in plastica si rompeva di frequente. Comunque,
a lui semplicemente non piaceva il suono della nuova versione in metallo.”
The
Empyrean è sempre uno degli album preferiti tra i fan di John, e viene
considerato la sua opera d’arte in studio. Com’è stato registrarlo?
“Onestamente, non ricordo che si sia rivelato
differente dagli altri per registrarlo. La mia roba preferita del suo
repertorio solita erano sempre i suoi pezzi acustici.”
Lavori
ancora con John? Ti tieni in contatto con lui?
“Non lavoro più con John. Da 6 anni a questa
parte lavoro per Adam Levine con i Maroon 5. Lo adoro. E’ un ragazzo magnifico.
Ho più o meno perso i contatti con John. Ma un paio di anni fa, Adam doveva
suonare una canzone dei Queen a The Voice. Sapevo che John aveva una chitarra
di Brian May che a noi serviva per ottenere il suono dei Queen. Chiamai John
per vedere se potevo prenderla in prestito. Avemmo una discussione così bella.
Non l’avevo mai sentito così felice. Parlammo approssimativamente per un’ora.
Era contento di permetterci di usare la chitarra. Ed Adam era eccitato al
pensiero di suonare una chitarra di John. Andò tutto alla grande.”
Blake Shelton con Adam Levine mentre usa la chitarra di John Frusciante a The Voice degli Stati Uniti, nel giugno 2011. |
Hai
ascoltato i suoi lavori elettronici (ndr. di John)? Che ne pensi?
“Devo essere sincero, non sono un grande appassionato
di musica elettronica. Sono lieto che lo renda felice. Ma semplicemente non fa
per me. Lol.”
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Ancora una volta, JFeffects vuole ringraziare Dave Lee – presto ancora altre domande!
Intervista di:
Ancora una volta, JFeffects vuole ringraziare Dave Lee – presto ancora altre domande!
Intervista di:
- Raphael Romanelli A. de Oliveira
- Pedro Tavares
Traduzione italiana:
- Will Galluccio
www.jfeffects.com.br
- Pedro Tavares
Traduzione italiana:
- Will Galluccio
www.jfeffects.com.br
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